26 agosto 2009

Ma non è che ci sentiamo un pò soli?

Prima di trasferirci in Texas usavo il computer solo per lavoro e al massimo per qualche solitario.

Poi però la lontananza dagli affetti mi impose l'uso delle email. Nel 2000 non andavo oltre queste e così fu per qualche anno.

Il rientro a Milano mi svezzò ai gruppi di discussione, alle chat e sempre più spesso utilizzavo il computer per tenere i contatti con amici lasciati in Texas o con quelli ritrovati in Italia, ma sempre lontani. Alzare la cornetta era un'azione per quelli che "antidiluviani" non avevano un collegamento ad internet.

Oggi con le chat, skype, facebook e le care vecchie email, la cornetta del telefono non la alzo proprio più. Magari uso il telefonino se sono per strada, ma perchè ancora ho un telefonino di "prima, seconda generazione" :-)

Se penso a qualcuno non penso mai di fare una telefonata, se proprio voglio sentire solo lui/lei scrivo una email o apro una chat su skype, yahoo o messenger, altrimenti "condivido i miei pensieri" su FB. Condivisione che in realtà coinvolge tutta una rete di persone a volte semisconosciute. E fortunatamente questo aspetto a volte frena la mia "libera condivisione" :-)

Però spesso, molto spesso ultimamente mi ritrovo a pensare sul perchè ci parliamo sempre attraverso un monitor.

Ma sarà salutare tutto ciò? Ma non sarà che questo comunicare attraverso la tecnologia, ci fa pensare erroneamente di essere sempre più in contatto con i nostri affetti, ma in realtà il monitor ci rende sempre più soli? E più soffriamo cosciamente o incosciamente di solitudine e più viviamo dietro il monitor, stringendo "amicizie", chattando, cercando vecchie conoscenze con cui oggi non si ha nulla in comune. Inseguendo in modo effimero delle relazioni sociali.

Non voglio mettermi in cattedra assolutamente, in questo momento sto condividendo i miei pensieri attraverso questo post e decisamente non mi è venuto in mente di telefonare a qualcuno per parlarne. Sono una degna figlia dei tempi.

Però forse se oggi mi pongo queste domande e perchè probabilmente mi manca un elemento fondamentale per appagare i miei bisogni di relazioni interpersonali: la fisicità.


Chissà! Magari ad un punto del nostro cammino nella rete, la nostra mente, la nostra anima, il nostro essere umani richiede qualcosa in più di un messaggio su FB o una chat. Richiede un abbraccio, un sorriso o una pacca sulle spalle.


Mah! non so se tutto questo è frutto dell'estate che volge al termine, della malinconia che sempre mi lega all'accorciarsi delle giornate. O se è effettiva mancanza di relazioni umane non virtuali.

Però uno dei miei propositi per il futuro è quello di non nascondermi più dietro un monitor.

... Forse ... chissà se ne sarei ancora capace ...
A presto

22 agosto 2009

Timpano di Melanzane

Le vacanze sono anche questo: provare ricette nuove, magari un pò complicate che in altri momenti dell'anno non si realizzerebbero.

Questa è una ricetta napoletana, tratta dal libro "La cucina Napoletana" di Jeanne Carola Francesconi, forse non è propriamente una ricetta estiva, perchè di certo ben condita, ma le melanzane si trovano in questo periodo ...

Nel leggere la ricetta avevamo dato una interpretazione alla differenza tra "Timpano" e "Timballo": il primo quando l'involucro è costituito da verdura, il secondo quando invece si parla di pasta frolla o altro. Ma girovagando per il web, pare non sia così. La parola verrebbe da Timpàl: Timballo.
Peccato l'interpretazione che avevamo dato mi piaceva di più! :-)

La realizzazione è elaborata e alcune cose conviene anticiparle al giorno prima, come le polpettine fritte. Rispetto alla ricetta originale mancano i fegatini di pollo. Non mi piacciono.


Le melanzane sarebbero dovute essere fritte, ma a me non piacciono, mi risultano troppo oleose e pesanti per cui ho adottato questo sistema: ho tagliato e messo sotto sale con un peso le melanzane, le ho strizzate e dopo le ho passate sotto al grill del forno con un filo d'olio. Più leggere, ma con sapore comunque!




Il procedimento è questo:
  • si preparano delle piccole polpettine e si friggono
  • nel frattempo si rosolano in una casseruola i piselli con la pancetta, la cipolla, un pò di vino bianco e un pò di burro
  • si prepara della salsa di pomodoro fresco con basilico, molto leggera
  • si preparano le melanzane come ho sopra descritto
E tutto questo può essere preparato il giorno prima.
La pasta ideale per fare il Timpano sono i bucatini o perciatelli: un pò grossi rispetto agli spaghetti o vermicelli per cui non risulta alla fine un ammasso di pasta; migliore della pasta corta tipo penne che risulterebbero slegate.
Dunque, tornando al procedimento
  • si uniscono le polpettine e i piselli con qualche cucchiaio di salsa di pomodoro e si fa insaporire
  • si lessa la pasta e si condisce con la salsa di pomodoro ed il parmigiano

Lo stampo per il Timpano deve essere un pò alto: si unge e si fodera con la carta forno anch'essa unta e cosparsa di pan grattato.
Si fodera poi con le melanzane, sia il fondo che la parete, sovrapponendole tra di loro

  • si dispone uno strato di pasta nella stampo così foderato.
  • Si aggiungono poi le polpettine con i piselli e del fiordilatte (in mancanza far sgiocciolare bene la mozzarella) tagliata a fettine. Ancora un pò di parmigiano e della salsa di pomodoro.
  • Si dispone un altro strato di pasta
Si chiude poi il timpano con le fette di melanzane, si cosparge con pangrattato, si copre con un altro disco di carta da forno ben unto.
Si cuoce in forno caldo per circa tre quarti d'ora. Prima di sfornarlo è necessario aspettare una quindicina di minuti: si toglie il disco di carta forno e delicatamente si sforma su un piatto. Dopo di ciò si rimuove l'altra carta da forno.
E' un piatto molto di effetto, anche se la foto a dir la verità non rende bene l'idea. Ma quello è un limite della fotografa!
A presto e buon appetito!

09 agosto 2009

Party! ... card di compleanno

Eccomi qui, a "pasticciare" ancora in questa calda estate. Non è poi tanto male sapete? starsene in casa in questi pomeriggi assolati, in penombra, un bicchiere di cranberry freddo, della buona musica e ... forbici, colla e carta! Agosto mi piace passarlo così, non su spiagge affollate. Sono un pò strana lo so! :-)

L'occasione era sicuramente piacevole: il compleanno della mia amica "omonima". La card non è di quelle particolarmente elaborate lo devo riconoscere (come sempre del resto). Però il risultato non è male vero?

La decorazione con le perline l'ho ripresa da un top che ho buttato visto che ormai ci entrava solo il mio braccio :-)
Ho scucito tutti i fiori che la ornavano prima di dire addio alla mia adorata maglietta (quanti ricordi ...) ed ho subito riciclato l'idea. Il cucito non è proprio tra le mie attività preferite ed infatti il fiore avrebbe dovuto essere centrato ...





La decorazione "party" è in metallo ed il filo d'argento è cotone usato per realizzare dei sottobicchieri atalizi all'uncinetto.

Avrei potuto lavorarci di più, lo so! Ma Monica (la mia destinataria) sa quanto io sia pigra!

Anche se sei in vacanza e quindi non navighi nell'etere ti mando un fiume di auguri. Felice compleanno Monica!

E a voi "surfisti" dell'etere in questa calda estate voglio augurarvi un felice ferragosto. Ma chissà magari ci ivdremo anche prima ...

A presto

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