01 ottobre 2011

Questo non è un paese per disabili

Non so nel resto d'Italia, ma qui a Roma le giornate sono ancora bellissime e calde. Quasi inevitabile decidere di trascorrre qualche ora in spiaggia: mare una tavola, sole caldo ma non insopportabile, poche persone ... insomma una favola!

Noi andiamo sempre ai "Cancelli". E' una spiaggia che rientrava nella tenuta presidenziale di Castel Porziano e che un presidente della Repubblica, credo Pertini, donò al comune do Roma affinchè la rendesse spiaggia fruibile a tutti gratuitamente. Un'oasi nella ininterrotta fila di stabilimenti balneari che invece sono presenti ad Ostia. 

Ci andiamo in scooter, più pratico si trova facilmente parcheggio, cosa non facile con le macchine sinceramente. Mentre stavamo per andar via e quindi sistemando la roba nel portapacchi, mettendo i caschi etc. etc, è arrivata un'auto con due ragazze, belle ragazze apparentemente sane, che ha provato a parcheggiare in un posto riservato ai disabili. Un primo tentativo, un secondo ... ci siamo affrettati a far presente loro che era un posto riservato ai portatori di handicap. Visto che avevano difficoltà a parcheggiare, magari facendo loro presente che era un posto riservato, facevamo risparmiare una bella fatica!

Ridendo hanno preso dalla borsa un contrassegno per i portatori di handicap e l'hanno messo sul cruscotto ... La mia dolce metà ha chiesto loro: "di chi è? della nonna? della zia?" E loro hanno continuato a ridere ... cercando sempre di entrare nel posto auto.

Forse era questo il loro handicap! quello di non saper fare una manovra di parcheggio con una normale auto da città!! 

Per anni abbiamo portato il mio papà a fare una terapia presso l'ospedale di Assisi. All'interno della struttura ci sono pochi posti auto riservati ai disabili, posti auto che abbiamo sempre trovato occupati da macchine senza alcun contrassegno. E quindi lasciavamo papà alla fermata dell'autobus dove c'e una panchina dove si poteva sedere, andavamo a parcheggiare e poi piano piano andavamo a far la terapia. 

Un giorno per esasperazione abbiamo parcheggiato la nostra auto a bloccare quella parcheggiata illegittimamente, col contrassegno ben esposto, confidando che l'autore di questa inciviltà si fosse rivolto ai vigili per liberare la sua auto dal parcheggio. .... Eravamo troppo fiduciosi, perchè l'incivile oltre a graffiarci la macchina ha usato l'aiuola per liberarsi del parcheggio. ....

Niente da fare ci definiamo un popolo civile, ma non lo siamo! Le ragazze che hanno parcheggiato in un posto per disbili con un contrassegno preso in prestito, magari si indignano pure sui bimbi maltrattati, sulla pesca alla balena, sulla strage delle palme fatta dal punteruolo rosso. Ma si indigneranno mai nel pensare che hanno preso in prestito un contrassegno per portatori di handicap, usurpando quello che è un legittimo diritto di un disabile, solo per trovare facilmente posto al mare? Non credo ....

Fiamma Satta  nel suo blo li chiama ABILIONI ....

A presto

3 commenti:

  1. Ti capisco benissimo. Anche se fortunatamente non mi sono mai trovata nella tua situazione. Purtroppo ci sono troppe persone "ignoranti", che davvero meriterebbero di provare per credere, e fra queste ci sono anche quelle che anche provando non capiscono.........................................................
    Buona domenica
    Tiziana

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  2. Purtroppo non siamo abituati a rispettare semplici regole civili. Spero che queste persone non abbiamo mai veramente bisogno di usufruire di tali posti trovandoli occupati da incivili come loro!

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  3. L'Italia è un mondo di incivili in tutti i sensi! Pensa che ieri ho visto una ragazza gettare per terra una cartaccia pur avendo il cestino vicino...peccato che ero in macchina e non riuscivo a raggiungerla, se no se ne sarebbe pentita!

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