19 dicembre 2013

Ormai ci siamo .... Natale si avvicina!

E si! Con tutti i problemi e tutte le gioie che esso comporta. Manca meno di una settimana. Forse l'ho già detto, ma io vorrei passare dal 15 dicembre al 15 gennaio. Senza passare per i giorni incriminati!

Quando ero più piccola il natale mi piaceva molto, allora venivano a casa anche gli zii tra loro c'era zio Mario ... un mito di allegria! Lui si che ci faceva divertire! ... La moglie un pò meno! Se fossimo anglofoni scriverei: RIP ... per entrambi ...

Vabbè! Bando alle chiacchiere! Non ho assolutamente nulla da mostrare nel blog. Ho ancora il tutore alla mano destra e quindi lavoro pochissimo. Ma qualcosina forse l'ho.

Avete già pensato ai regali di Natale? Quest'anno mi sono sbrigata velocemente. C'è la crisi e ci sono pochi soldi, quindi piccoli pensieri e generalmente ... "gastronomici"! 

Quindi cioccolata particolare, qualche condimento fuori dal comune ... insomma cose utili, ma non "le solite" cose da mangiare!

Per i bambini disco dello Zecchino d'Oro (menomale che ancora piace a qualcuno!), qualche giocattolino per i più piccolini e abbigliamento. Così anche i genitori risparmiano.

Però qualcosa da mostrarvi sull'argomento "regali"  ce l'ho. 

Qualche anno fa avevo preso spunto in internet per creare dei KIT personalizzati:
- per le sorelle un KIT di sopravvivenza al Natale;
- per i nipoti un KIT per una serata tra amici.

Avevo quindi confezionato vari regalini messi poi tutti in una scatola.
Per i primi KIT avevo pensato: ad un bagno schiuma rilassante, un buon vino da meditazione, della cioccolata ed il libro di John Grisham "In fuga dal Natale".

Per i secondi: avevo preso una bella tovaglia e realizzato dei sottobicchieri ad uncinetto, una bottiglia di vino, un gioco di carte (tipo UNO etc) ed avevo realizzato delle cornici dove poter mettere la foto del convivio.

Quest'anno il KIT regalo è destinato a mia suocera, che so di sicuro che a breve non passerà di qui e quindi ve ne posso parlare.

Il KIT in questione è un ANTISTRESS. Sottotitolo: "piccoli rimedi per poter contare serenamente fino a 10".



Ho quindi comprato: 
  • delle candele profumate
  •  un bagno schiuma rilassante
  • una crema per il corpo abbinata
  • una crema per il viso
  • una sciarpa in seta
  • dei chicchi di caffè ricoperti di cioccolato
  • un barattolo di cioccolata spalmabile



 Ho confezionato i singoli pacchetti e li ho messi in una scatola ad hoc che il maritozzo ha provveduto a rivestire.

Dunque il tutto è pensato con il titolo di cui accennavo prima.

Ci sono anche delle modalità d'uso del tipo:

  1. Non aspettare che accada l'inevitabile
  2. Chiudere la porta alle proprie spalle
  3. Il livello di soddisfazione dei rimedi è direttamente proporzionale al numero con cui è contrassegnato
  4. I rimedi possono essere anche combinati tra loro per un migliore appagamento.

Per scrivere tutto ciò avevo pensato di alterare dei CD Rom (ancora direte voi! E si! dico io! Ne ho una marea!)
 



Però realizzandoli - con fatica a dir la verità a causa della mano impedita e con non grande soddisfazione di riuscita aggiungerei - mi sono resa conto che le scritte sul retro sarebbero state troppo piccole per lei che in questo momento ha problemi alla vista, e inoltre non aveva molto senso spezzettare il tutto in tre parti. 

Ho quindi preso un biglietto di auguri del FAI E all'interno ho scritto tutto.


Spero che le piaccia e che soprattutto l'aiuti a pensare che non vale la pena più di tanto "rosicare" sulle cose. Bisogna accettarle così come sono. Fa parte della vita.

E quindi alla fine anche quest'anno ho le mie NUOVE decorazioni natalizie. ... Forse me le conservo per il prossimo anno come cards da inviare ... Shhh! :-)

A questo punto non mi resta che augurare a tutti voi che passate di qui un Buon Natale ed un sereno Anno Nuovo.

Che dite si potrà chiedere a Babbo Natale un lavoro, un pò meno pensieri ... un pò di serenità insomma? Io ci provo! :-)

Ci vediamo il prossimo anno!




01 dicembre 2013

L'amore è un Patatrac

Di questo libro mi ha incuriosito il titolo: "patatrac" è un modo gentile per dire che una cosa ha causato guai, problemi "benevoli".
In questo periodo non riesco più a leggere cose impegnate, nè i miei soliti thriller ... ho bisogno di calma, serenità, positività ... E quindi quando vado in libreria o sfoglio un catalogo per il mio Kindle mi attraggono questi titoli.

La storia è molto semplice, frizzante, leggera; alcune situazioni sono raccontate così bene e sono così surreali, da avermi fatto ridere più di una volta durante la lettura.
L'ambientazione è tipicamente francese, resa davvero bene dall'autore.
La protagonista - Julie -  si innamora del suo vicino di casa prima ancora di incontrarlo. E' il cognome che la attira: "Patatrac". Da quel momento  numerose sono le situazioni un pò strambe in cui si ritroverà per conoscere - e poi per vedere e "farsi" vedere - dal suo bel vicino di casa.
Questo amore che la travolgerà le darà anche la forza per cambiare alcune cose della sua vita che proprio non le piacciono: l'amore come forza di animo e coraggio per affrontare la vita, per aprirsi agli altri, per capire gli altri.
Alcune situazioni sono davvero surreali, spero inesistenti in concreto (è ciò che distingue un fatto di cronaca da un racconto), perchè altrimenti mi porrei domande sul genere umano! :-)
Insomma un libro molto leggero, ma decisamente piacevole.

Due parole sull'autore: confesso che prima di arrivare alla fine del libro non avevo capito che Gilles Legardinier fosse un uomo. Pensavo che Gilles fosse un nome da donna.
Il personaggio di Julie, il carattere, i pensieri, le dinamiche per far decollare questo amore che lei fin dal primo momento reputa travolgente, viene raccontato così bene che ero proprio sicura - fino ai ringraziamenti - che si trattasse di una donna.
Ora dal mio punto di vista questa sensibilità, o meglio questo acume nell'analisi dell'universo femminile da parte di un uomo, lo trovo decisamente un punto di forza per l'altra metà del cielo. Se solo fosse più diffuso, non staremmo a parlare di violenze, incomprensioni, femminicidi etc. etc. Ce ne fossero di uomini con questa sensibilità! :-)
Spero per la sua compagna che sia realmente così anche nel mondo reale.
A presto.

09 novembre 2013

Center Step Card in centimetri e ... segnaposti natalizi

Un paio di post fa vi ho mostrato la card per il compleanno di un'amica. Ora questa era in pollici e alla fine avendo un po' di tempo libero ho realizzato la misura della card in centimetri, per chi non ha il righello adatto o per chi come me preferisce usare la normale riga in centimetri.


Spero che si veda bene e che siano chiare le istruzioni.
Poi mentre mi guardavo un telefilm poliziesco un po' noioso a dir la verità, mi sono detta che questa card poteva essere anche un ferma pacchi, natalizio o per qualsiasi altra occasione, quando serve scrivere solo il nome e quando può essere agganciato al regalo con una mollettina in tinta.
E sempre a causa del noioso telefilm di cui sopra, mi sono detta che data la particolare forma, poteva essere anche un segna posto, natalizio o per qualsiasi altra occasione.
E poiché il telefilm era davvero, davvero molto noioso, ho deciso che valeva la pena di realizzarlo.

L'ho fatto natalizio ma solo perché è la festività più vicina ad oggi. In realtà natale non mi piace, mi mette una tristezza che non credo li realizzerò mai così! Però avevo la "fregola" di cimentarmi e quindi con quel poco di natalizio che avevo tra le mie cosine scrap l'ho fatto. Ma immaginatelo di diverso colore, con decorazioni differenti. Va bene per qualsiasi occasione!
E' realizzato interamente con un cartoncino bristol abbastanza pesante, e deve essere così altrimenti crollerebbe. Ma forse con una silhouette di cartoncino un po' più leggero che faccia da sostegno, si possa realizzare anche in panno lenci, ... perché no? Ma qui le esperte del cucito che passano di qui, mi dovranno dare conferma.
Inoltre con qualche opportuna modifica - penso ad esempio al nome attaccato con una mollettina in tinta o con del velcro - possono essere realizzati "definitivi", rendendo cambiabile solo il nome di volta in volta.

Ecco qui un pò alla buona le misure in centimetri utilizzate

Ok. Quindi anche su questo blog ufficialmente è cominciato il natale! ... Sigh! ... :-)
A presto

07 novembre 2013

Io che amo solo te

 Soffro d'insonnia e quindi di notte o mattino presto ascolto la radio con le cuffiette, per non svegliare il maritozzo.
 
Al fine settimana dalle 6 in poi su Radio 2 fa una trasmissione (ormai da anni) "Colazione da Tiffany" con Luca Bianchini e Mavi Scartozzi.
 
Ora sinceramente questa trasmissione non ha - dal mio punto di vista - alcun spessore. Parlano del nulla e poi di oroscopo, cosa che io odio. Non è tra le mie trasmissioni preferite. Però ve ne parlo perché Luca Bianchini è uno scrittore (romanzi) e sembra anche tra i più venduti. Il suo ultimo romanzo "Io che amo solo te" mi ha incuriosito perché è il titolo di una bellissima canzone di Sergio Endrigo, con un testo magnifico. Se non la conoscete cercatela nel web, va ascoltata.
 
Da quando ho il kindle leggo con una certa velocità, perché dato l'esiguo peso me lo posso portare ovunque. E anche il costo del libro stesso è decisamente più basso, per cui anche libri che non avrei comprato, oggi tendo a considerarli un po' di più.
 
"Io che amo solo te" è un romanzo leggero, ovviamente sull'amore. Non ha particolare spessore (senza offesa per l'autore: mi sarei meravigliata visto il personaggio radiofonico, ma magari se leggessi gli altri suoi romanzi mi ricrederei), però è una storia leggera, che si legge veloce e con piacere.
 
Sullo sfondo di un amore attuale tra due ragazzi di Polignano c'è la storia d'amore dei rispettivi genitori, un amore del passato, contrastato e mai soddisfatto. Ancora prepotentemente presente nei protagonisti, ovviamente sposati con altri e con una vita ormai alle spalle, con rimpianti e ancora sogni su questo amore di gioventù.
Ovvio che per il bene dei figli questo amore rimarrà nei ricordi e/o sogni dei protagonisti. Il racconto si snoda attraverso i preparativi di questo matrimonio, meridionale e forse un po' pacchiano; ben narrato anche l'equilibrio dei vari personaggi alle prese con problemi e ossessioni dei nostri tempi.
La location è abbastanza ben dettagliata per cui davvero sembra a volte di essere in quella assolata e meravigliosa terra di Puglia!
 
Insomma è un libro gradevole, apprezzabile se si ha bisogno di sgombrare la mente con letture semplici e leggere. Nulla più di quanto non mi aspettassi.
 
A presto
 
 
 

31 ottobre 2013

Card di compleanno con ... intoppo!

Dove l'intoppo è la mia mano destra! :-)
 
In estate (non che adesso non faccia caldo almeno qui a Roma) vi avevo parlato del mio problema al pollice destro. Bene questo non si è risolto, continuo a portare un tutore e ho la mano destra ... a mezzo servizio!
 
Questa premessa per giustificare la scritta non proprio "esteticamente"  precisa. Mi manca il mio pollice!!!
 
Comunque mi sono cimentata per la prima volta in una Center Step Card. In giro nel web troverete molte immagini e tutorial. Quelli che si trovano in giro sono in pollici, (ci risiamo! si parla di pollici!) ma vorrei crearne uno in centimetri. Ho il righello in pollici, ma non sempre mi ci ritrovo. Abbiamo il sistema metrico? e usamolo! :-)
 
La realizzazione è veramente semplice e si finisce la card nel giro di un'oretta tutto compreso. Non fatevi spaventare dalle ripiegature e tagli! E' veramente facile! Potete farcela!
 
L'occasione è il compleanno di una cara amica che taglia il traguardo del mezzo secolo! Tra le "femminucce" del gruppo è la prima ... Poi seguirò io! ... sigh!
 
Vabbè eccoci qui! Ve la mostro!
 
CenterStepCard


 
E' carina? Ed è semplicissima!
 
Ho usato un po' di tampone verde brillante per far risaltare l'ovale. Degli strass a completare i fiorellini ed una decorazione in feltro che rappresenta una cupcake.
 
Patterned paper a completare le decorazioni di alcune parti.
 
 
 
 
Per il retro che servirà da base per il messaggio e le firme degli amici ho semplicemente bordato un lato e all'altro ho incollato alcuni strass identici a quelli usati per i fiorellini.
 
 
 
E' facilissima! Provateci!
 
A presto

08 ottobre 2013

Inferno

I libri, come i vestiti, vanno scelti a seconda delle stagioni. Almeno questo è il mio pensiero. Ci sono letture per l'ombrellone (non esiste altra vacanza se non al mare per una napoletana come me!), e ci sono letture per le sere fredde e piovose.
 
 
Inferno di Dan Brown (ma tutti i libri di questo autore a dir la verità) è uno di quelli: leggero, senza grandi pretese ... insomma l'ideale per far riposare il cervello!
 
E' un thriller ambientato in Italia per un bel po' della storia, con il solito protagonista: il professore Robert Langdon, di Harvard.
 
Il noto professore esperto di simbologia dovrà vedersela stavolta con i numerosi segni legati a Dante ed alla sua Divina Commedia.
 
Ovviamente qui non vi parlerò assolutamente della storia. Nemmeno un pochino, perché potrei rovinarvi la lettura del libro.
 
Vi dirò solo che non l'ho trovato all'altezza dei precedenti. Il Codice Da vinci è stato di gran lunga il migliore. Lo schema del romanzo si ripete esattamente come nei precedenti. L'ho trovato quindi da un certo punto di vista quasi scontato nell'evolversi della storia, e in alcuni punti davvero ripetitivo. Capisco fare durante la narrazione il punto della situazione, ma ripeterlo sistematicamente quasi ad ogni capitolo l'ho trovato davvero esagerato! Ed anche la storia, forse perché formata su uno schema ormai scontato, non prende più di tanto secondo la mia opinione.
 
Insomma se volete una lettura davvero leggera, forse questo è un buon libro. Ma se avete letto i precedenti, è probabile che rimaniate delusi come me.
 
A presto!
 
 

26 settembre 2013

Card per un matrimonio

La più piccola della casa si sposa! ... Piccola ... 26 anni! Oggi si! Si può definire piccola perché ci si sposa decisamente più in là con gli anni, ma un tempo si poteva al massimo considerare scampata allo zitellaggio perenne! :-)

Ma direi che è meglio l'età attuale. Ci si conosce meglio, si fanno più esperienze. Certo non è di piccolo conto il fatto che si è decisamente precari. Ma nel 2013 si diventa precari anche a 50 anni. Credetemi sulla parola!
 
Vabbè. Tralasciamo questi discorsi seri e anche deprimenti, ci bastano telegiornali e talk show per farci cadere nel baratro. Parliamo di Card Making!
 
Eccola qui la mia card per il matrimonio della nipotina. Una "envelope card". Trovata girovagando su internet è di una facilità che non immaginavo. Si può realizzare anche senza squadra e riga. Ma solo con pieghe del tipo "manuale".
 
Comunque si parte da una dimensione quadrata che può essere quella che preferite. La mia è un intero foglio 12x12 inches e si ripiega in diagonale.

 
Fatto ciò, dividete la base in tre parti e ripiegate verso il centro le due ali laterali. Sagomate l'aletta in alto della busta ritagliando i triangolini. Come vedete nella foto.
Noterete dalla foto (scusate! ho incominciato a fotografare qualche step dopo, presa dall'entusiasmo della facilità di realizzazione), che le due estremità delle ali laterali sono a loro volta ripiegate. Infatti dovrete ripiegare verso l'esterno le estremità in modo da ottenere un triangolino che poi ripiegherete in questo modo.
Un lavoro tipo origami. Infatti surfando lo troverete anche sotto questo nome.
 













Otterrete alla fine una card di questo tipo che decorerete come più vi piace.



Ed ecco il risultato finale



 
Ho usato il liquid pearl per dare un aspetto tridimensionale sulle perle disegnate dalla carta. Ma ho usato il Copper (sotto consiglio del maritozzo). Mai ascoltare gli uomini su questioni di estetica!! Ci sarebbe stato molto meglio quello Avorio che avevo scelto io. Gli avrebbe dato una maggiore lucentezza.
Ma ... Cosa fatta capo A.
E quindi il biglietto è perfetto così! E voi cosa ne pensate?

Auguri nipotina!

A presto!

01 settembre 2013

La verità sul caso Harry Quebert

Sicuramente in qualche altro post ho detto come scelgo i libri da leggere: puro colpo di fulmine. Per la copertina, per il titolo, per l'immagine ... insomma deve catturare la mia attenzione.
 
E' quello che è successo per questo libro. In realtà qui il libro non l'avevo mai visto fisicamente, ho solo letto una intervista allo scrittore, peraltro anche su una rivista che non leggo mai se non dal mio dentista.
 
E lì l'ho letta. Forse la foto di Joel Dicker un bel ragazzo dal sorriso schietto e simpatico ha attirato la mia attenzione; fatto sta che l'ho scelto come lettura di una parte dell'estate e devo dire ha funzionato.

La storia è tinteggiata di giallo, non mi ritrovo nella definizione di horror che ho visto su qualche sito. Non lo è; è un bel romanzo giallo, forse in qualche punto eccessivamente dilungato su alcuni dialoghi inconsistenti, e forse a volte leggermente ripetitivo, ma nel complesso si fa leggere velocemente e con piacere.
 
La storia è ambientata nel 2008 in una piccola città (sinceramente non so se inventata o realmente esistente) del New Hampshire.
 
Si svolge in due distinti periodi distanti 33 anni, legati dalla presenza degli stessi personaggi. O quasi tutti gli stessi.
 
Protagonisti: uno scrittore alle prese con il concepimento del suo secondo romanzo, all'altezza del primo e quindi con tutte le pressioni del caso, legato da un'amicizia ad un altro scrittore famoso, professore universitario e del quale era allievo, che viene accusato dell'omicidio di una ragazza di quindici anni, scomparsa nel 1975, alla quale lo scrittore/professore al tempo della scomparsa, di gran lunga più grande di lei, era legato da una amicizia che può definirsi senza alcun dubbio più che affettuosa.
 
Da qui il dipanarsi della storia, dubbi che assalgono l'amico/allievo scrittore, dubbi che coinvolgono il lettore, ma devo dire non sempre coinvolgenti nello stesso modo, il definirsi di alcuni personaggi lentamente, e qui forse c'è quel quid che coinvolge il lettore. I personaggi durante il dipanarsi della storia, sembrano ciò che alla fine non sono. L'allievo, nell'intento di aiutare il maestro ad uscire da questa triste storia, riuscirà anche a scrivere il suo secondo best seller.
 
E non vi dirò di più per non togliervi il gusto di scoprire da soli questa storia. Che sicuramente sarebbe un'ottima compagnia in questi giorni di fine estate. Fa ancora caldo abbastanza, le serate sono ancora piacevoli perché quindi non mettersi in terrazza con un bel libro, una candela alla citronella per le zanzare e qualche succo di frutta per coccolarsi?
 
Fatemi sapere cosa ne pensate!
 
A presto.
 
 

24 agosto 2013

Cards e bomboniere per il battesimo di Eduardo (si, proprio con la "U")


Con la "U" perché così è in napoletano e in spagnolo, dove vive.

Dunque rieccomi qui, ancora col tutore alla mano (chissà per quanto ne avrò!), ancora in questa bellissima stagione che è l'estate, col sole (bè oggi a dir la verità un po' ... "loffio") e con le giornate ancora lunghe.

Ci siamo lasciati con l'impegno di realizzare due cards e di fotografare le bomboniere per Eduardo. Eccomi qui, a mostrarvi questi lavori di "quasi" ferragosto.

Ovviamente la prima card è per il battesimo 
  


L'idea era quella di creare una sorta di tasca per contenere una bustina con un regalo in moneta contante utile per comprare - in Spagna - ciò che al piccolo serve.
Accanto a ciò volevo realizzare qualcosa che rimanesse in futuro. Cosa c'è di meglio di un album? Ma col mio dito pollice (destro tra l'altro) bloccato la cosa era difficile.
Ho quindi usato una tag che mi è arrivata da uno swap, con un "prometterò di fare"! :-)



Ecco il biglietto: molto semplice ed essenziale, con decorazioni ridotte al minimo causa infortunio.

La tasca interna contiene la bustina e la tag di cui accennavo sopra. Il tutto tamponato col distress ink blu.
La seconda card era per un compleanno. Ho utilizzato come base per il biglietto una decorazione che mi è stata regalata da una amica francese: un filtro da caffè completamente tinto di rosa decorato con una retina "sbrilluccicosa" lilla e del bordino in tinta.
Il filtro è ripiegato così da formare una sorta di tasca.
E qui subentra la mia opera: una semplice tag con un eyelet a forma di cuore, che contiene il messaggio di auguri.
Nastrini in tinta a decorare.
Ed eccoci arrivati finalmente a queste famose bomboniere per il battesimo! Ma quanto è che ve ne parlo? Mesi credo! In effetti .... Dunque ho semplicemente creato dei piccoli magneti portaritratto per il frigo utilizzando dei telaietti di diapositive. Nulla di eccezionale né di complicato a dir la verità. L'unica difficoltà, e ve lo accenno nel caso vogliate cimentarvi, è quella di aver preso delle calamite troppo "forti". Non vanno bene perché la struttura del telaietto e della base in cartone è troppo delicata. Ho pensato che quelle di "metallo" fossero più carine delle solite nere. Bè forse lo sono, ma non sono sicuramente adatte per questo tipo di lavoro.



Ogni telaietto è decorato in modo diverso: twistart, cartoncino, bottoncini, merlettini etc. etc. a decorare il davanti.
Sul retro oltre alla famosa e "tenace" calamita, ho annotato a mano il nome del bimbo e la data di nascita.

Inizialmente i bigliettini interni li ho reallizzati con un timbrino che ho poi colorato con semplici pastelli, indicando - in mancanza di indicazioni precise - la data di nascita.




In realtà non va così ed ora lo so. Ma in questi biglietti c'è un ulteriore errore: manca il cognome della mamma che in Spagna si aggiunge a quello del papà. E quindi all'ultimo momento ho dovuto rifare i biglietti.

Questi erano timbrati, colorati e tamponati ai bordi col colore verde.


I nuovi li ho dovuti fare senza attrezzi: quindi ho trovato una bella clip, l'ho stampata, fortunatamente sono riuscita a reperire delle forbici decorative e il bordo è ... "tamponato" con un semplice pastello. Oppure l'ho semplicemente picchiettato col pennarello. Insomma: in mancanza di attrezzi si aguzza l'ingegno! Questo per dire che anche in tempi di crisi si può semplicemente scrappare con poco, senza spendere una fortuna. Me lo devo ricordare visto il momento ....

Tornando a noi ecco il risultato:


Infine vi voglio mostrare l'insieme:

Abbiamo preso un cestino che era in casa.
Con la carta crespa azzurra abbiamo realizzato una decorazione laterale ed abbiamo cercato di fasciare il bordo.
Infine sullo stesso abbiamo incollato dei fiorellini in legno.
Una cosa semplice ed economica. Tranne la carta crespa era già tutto presente in casa.
I sacchettini li abbiamo riempiti di Smarties: colorati e al cioccolato; quindi apprezzati da adulti e bambini! :-)

Ce l'ho fatta! Cioè ... finalmente dopo mesi in cui vi parlavo di bomboniere ve le ho mostrate. Nulla di eccezionale è vero, ma in questi tempi di crisi economica non si può fare la bomboniera tradizionale.
Questa mi sembra di gran lunga una ottima idea: fatte a mano e quindi "uniche"; economiche perché sono stati utilizzati materiali in casa o riciclati e "leggere" nel senso mentale del termine.
Oggi anche per i battesimi e per le comunioni si fanno cose troppo in grande ed eccessive. Questo momento storico ed economico che stiamo vivendo, ci deve far riflettere sull'importanza di ricondurre le cose nelle loro dimensioni giuste.
Per un bimbo che nasce ci vuole allegria e leggerezza! Le cose in "pompa magna" lasciamole per ora ai matrimoni!

E dopo questo lungo dissertare vi lascio. Buon fine settimana e buon fine di stagione!

A presto


30 luglio 2013

Il passato che torna

E' ormai quasi un mese che non posto nulla.
Vari motivi: le ferie, una mano fasciata, pensieri che affollano la mente e non ultimo il caldo che non consente nemmeno di tenere il computer acceso.
 
Cominciamo dall'inizio che poi è legato anche al titolo del post. Le ferie. Tanto agognate, tanto pianificate e ... tanto volate!! :-) Come capita a tutti no?
 
Bene quest'anno le ferie erano un viaggetto sulla Est Coast degli US. Non c'eravamo mai stati. E li a Boston abbiamo degli amici, amici che non vedevamo dal 1995. Che fare? Personalmente ho sempre un po' timore a rivedere persone che non vedo da anni. Perché? Primo perché la mia vita è totalmente cambiata e dal mio punto di vista non sempre da considerarsi "in meglio", ed ho remora a parlarne con chi mi conosceva "nell'altra vita". Un po' contorto come ragionamento? Mah! Forse anche voi a volte ripensate ai sogni, alle aspirazioni del passato, a quello che avevate immaginato per la vostra vita. Non sempre poi questa si traduce nelle aspettative. Ecco che qui avevo timore a rivedere persone dopo tantissimi anni, che inevitabilmente avrebbero fatto domande. Ed io a queste non volevo rispondere!
Poi però le risposte sono venute facili, forse anche liberatorie e allora: non è poi tanto preoccupante rivedere amici dopo 18 anni!
In effetti si: è stato bello e non è stato nemmeno difficile riprendere discorsi interrotti a suo tempo. E' stato come ritrovarsi dopo un mese. BELLO!
 

Boston? Bella, bella! Forse tra le più belle degli US, se la gioca alla pari con Frisco a mio avviso.

Bel tempo vero? :-)

Si pare che li sia così: spesso bruttino e freddino. La prima non è una bella cosa quando sei in vacanza e vuoi girare per vedere una città. Le foto vengono davvero piatte!
 
La seconda invece è decisamente la cosa migliore. Immaginate a girare con temperature come quelle che ci sono state qui nei giorni scorsi? Sarebbe da sentirsi davvero male! Insomma ecco la testimonianza della nostra vacanza.
 
E arriviamo alla mano: una infiammazione della guaina sinoviale.
Il mio pollice destro è bloccato. Si muove solo se lo muovo con la sinistra. E ma tanto non lo devo muovere ha detto il medico!

Ma io con la sinistra non so far nulla ...... E devo fare due cards! Come farò senza pollice? Mah!

Infine il caldo: qui non si può tenere nemmeno il computer acceso. E l'aria condizionata direte voi? Beh! Io sono contraria. Ci lamentiamo dell'innalzamento delle temperature del globo però poi con i nostri comportamenti ce ne freghiamo. Penso che ognuno nel proprio piccolo dovrebbe fare la propria parte per salvaguardare il nostro bellissimo pianeta.

Nella vacanza americana ovviamente abbiamo anche visitato dei musei. Per chi non avesse esperienza il concetto americano di museo è praticamente all'opposto nostro: lì c'è invito a toccare, interagire. Insomma è molto più didattico che espositivo. Sarebbe bene che tra le tante cose che importiamo dall'estero (e spesso sono le cose peggiori) importassimo anche questo concetto. Però devo aggiungere ad onor del vero che a volte c'è della ipocrisia mastodontica.
 
Parlare ai bambini e anche agli adulti, perché no?, del problema dell'innalzamento delle temperature e di come questo sconvolge il naturale equilibrio del pianeta è cosa buona e giustissima, non solo giusta!
 
Mettere quindi un cartello di questo tipo non è solo intelligente, ma nell'ambito di un messaggio che si vuole mandare è necessario!
Dire come si può aiutare a contrastare questo fenomeno è importante. Per quei pochi che non conoscono l'inglese c'è tra le cose che possono aiutare ridurre le temperature del climatizzatore: meno calde in inverno e meno fredde in estate.

Ragazzi faceva un freddo in quel museo!! E non perché fuori facesse cattivo tempo. Era proprio aria condizionata ... a palla! Come si dice. Io avevo maglietta e KWay e battevo i denti.

Ora capirete perché spengo il computer, non accendo l'aria condizionata e tengo chiusi balconi e finestre. Le temperature interne rimangono più fresche e non mi sento in colpa per aver contribuito ad innalzare la temperatura globale.

Poi però devo far i conti col maritozzo ... :-)

Ecco qui: le mie quattro chiacchiere e qualche foto. Ora con un pollice in meno vado a fare le cards e ve le mostrerò quanto prima. Insieme alle foto delle bomboniere per il battesimo: terminate e confezionate.

A presto.

01 luglio 2013

Insalata di riso alla pescatora

Finalmente sono arrivate temperature più estive, bè magari non proprio la scorsa settimana, ma confido assolutamente nella prossima!
E quindi la stagione delle insalate può dichiararsi ufficialmente aperta. E cosa potevo mai cucinare io che adoro il riso? Un riso all'insalata! Ma non quello solito fatto col Condiriso! Non mi piace.
Quindi visita alla mia pescheria di fiducia, sotto casa: Massimo.
Avevamo a cena amici con qualche problema di intolleranze e quindi la scelta dei pesci da utilizzare è stata un po' limitata: vongole veraci, calamari e pesce spada.
Ora l'insalata di riso col pesce io non l'ho mai fatta. Me ne sono andata per un'idea e la voglio condividere con voi. Come al solito non ho quantità da darvi, vado sempre un po' ad occhio.

Prima di tutto ho aperto le vongole in una padella con un po' di aglio e del prezzemolo. Senza alcun  condimento. Le ho quindi alzate, pulite lasciandone qualcuna con la conchiglia per la decorazione e filtrato il liquido.
Ho quindi messo in una padella uno spicchio di aglio, i calamari ed il pesce spada tagliati a pezzetti un goccio di vino bianco ed ho fatto cuocere il tutto per una quindicina di minuti.
Ora se soffriggete l'aglio ed il pesce con l'olio extra vergine, sicuramente il sapore ne guadagnerà, ma poiché ormai da oltre un anno mangiamo solo con olio a crudo, tutta la fase di preparazione è fatta senza condimento.
Dopo di che ho tritato una cipolla non molto grande, l'ho soffritta con del vino ed ho cotto il riso come se volessi fare un risotto, tostandolo e poi utilizzando il liquido di cottura delle vongole e quello dei calamari e pesce spada, a mò di brodo. Ho quindi preparato un risotto.
Detto questo in una ciotola ha tagliato dei pomodori piccadilly a pezzetti, tritato del prezzemolo e del basilico (mi piace molto il basilico col pesce), dei pistacchi di bronte. Ho aggiunto le vongole sgusciate, i calamari ed il pesce spada e quando il riso si è raffreddato, anche questo. Ho regolato di sale e pepe.
Ho messo un cucchiaio di olio EVO a testa ed un cucchiaio e mezzo di colatura di alici di Cetara. Lo so che il nome può lasciare perplessi, ma provatela che è buonissima con tantissime pietanze.
L'ho messa in frigo per qualche ora e cacciata da questo, una mezzoretta/tre quarti d'ora prima di mangiare.

Vi assicuro che non è avanazata!

A presto.

29 giugno 2013

... E perchè non una collana?

E già. Perché non una collana?


In realtà non è che l'idea mi sia venuta subito, (non sono molto smart in effetti ...), però quando ho visto che uno degli orecchini non era venuto secondo lo schema (chissà a cosa stavo pensando ed ho saltato un rigo ...) mi sono detta: "adesso lo riciclo come medaglione da collana".

E quindi ... ecco qui la mia collana all'uncinetto!

Ho preso un laccetto al mercato, un anellino e ... FATTO!
 
Devo confessare: non avevo mai pensato alla realizzazione di monili all'uncinetto! Ma in realtà sono molto carini a vedersi, facili e veloci da realizzare.
 
Forse l'ho già detto, ma penso che ne farò altri da regalare. Devo solo avere la voglia di mettermi all'opera, capita anche a voi immagino, di attraversare quei periodi in cui tutto sembra pesante e difficile da fare e da affrontare.
 
Forse sarà anche perché finora il 2013 non è stato poi un granché, ma solo problemi da affrontare. Però direbbe la mia mamma se avesse ancora la capacità di parlare: "finché si possono raccontare i guai non sono mai guai".
 
E ha ragione. Prima o poi prenderò l'uncinetto in mano.
 
 
A presto
 
 

17 giugno 2013

Orecchini all'uncinetto

Già conoscete ormai grazie ai vari post di questi anni che sono leggermente "svampita" o forse meglio dire "inzallanuta", un vocabolo della mia terra che secondo me meglio mi rappresenta! :-)
 
Bene, quando il maritozzo mi ha annunciato un viaggio di lavoro proprio nella città di una mia carissima amica ho pensato che era ora ed il caso di ricambiare tutte le piccole cosine che lei ogni tanto mi manda, con qualcosina creato apposta per lei e la sua bellissima figli adolescente.
 
Qualcosa di scrap? ... No .... non ho foto loro recenti e non so l'arredamento (vivono all'estero) e un mini album sarebbe stato pesante per un viaggio in aereo con solo bagaglio a mano.
 
E allora ho pensato all'uncinetto e mi sono messa a cercare. Ho scoperto gli orecchini, una marea di schemi facili da realizzare (grazie a tutte coloro che postano i loro schemi) e mi sono detta: "ho trovato!" Pensando che fosse una novità ed invece in realtà sono indietro di un anno! :-(
 
Veramente ad essere sinceri al mercato sulle bancarelle di gioielli avevo visto cose realizzate a macchina - finto uncinetto - e quindi ho pensato che fosse un "must" di questa estate 2013. Ma la compagna di mio nipote ha frenato completamente il mio entusiasmo. Ma cavolo! Sono la zia fai finta così mi deprimo di meno! :-)
 
Vabbè non voglio tirarvela per le lunghe: ho trovato due schemi, purtroppo uno l'ho scaricato senza annotare il sito (qualcosa tipo: le amiche hobbiste, creative o simili); l'altro ho visto la realizzazione sulla "Valigia della Buru" e l'ho copiato guardando la foto.
 
Dunque la realizzazione è davvero facile e veloce si fanno in 20 minuti al massimo. Ho trovato difficoltà nella inamidatura, che non avevo mai fatto. Ho girato un po' per trovare qualche consiglio su internet, ma devo dire che non mi sono stati utili: ho dovuto ripetere il procedimento un paio di volte.
La prima volta ho seguito il consiglio di fare ridurre sul fuoco questa soluzione di acqua e zucchero di un terzo. Risultato: è venuto fuori uno sciroppo melassoso che non ha portato all'effetto desiderato e quindi ho lavato gli orecchini e ripetuta la inamidatura.
La seconda volta ho provato a far bollire pochissimo (un paio di minuti) la  soluzione di acqua e zucchero (circa un cucchiaio bello colmo di zucchero con 5 cucchiai di acqua). Ho seguito il consiglio di farli asciugare lontano da fonti di calore. Risultato: dopo due giorni erano quasi come prima, mosci e appiccicaticci.
Presa dallo sconforto più totale, visto che il giorno della partenza si avvicinava, li ho sbattuti sul balcone in pieno sole (si uno dei rari giorni di sole di fine maggio). Risultato: "intostati" al massimo! Wow! ce l'ho fatta!
 
Da li montare anellini e gancini è stato uno scherzo.
 
 






Ecco qui dei fiori (o quasi) rossi per la ragazza adolescente.
Lei è bionda e il colore e il modello mi sembravano più adatto per una ragazzina.













Per la mia amica invece ho scelto uno schema più "pizzo" che per una persona adulta mi sembravano più adatti e bianchi. Lei è scura di capelli questi risalteranno sicuramente di più anche con la sua carnagione!


 Il tutto poi confezionato in questi sacchettini che trovo al mercato e che compro sempre perché averli in casa sono utilissimi: un attimo e ti risolvono le confezioni regalo!






 Risultato: anche se sono una moda dello scorso anno, li farò per me e per le mie nipoti e anche per le amiche! Anche perché ho comprato una bustina di gancini ........
 
E la prossima volta vi parlerò di: bomboniere per un battesimo con soluzione dell'ultimo momento da adottare!
 
A presto
 

21 maggio 2013

... E finalmente dopo due anni e più ....

... E' finita! Cosa? Ma la mia maglia estiva fatta all'uncinetto!

E lo so che non lo ricordate! Sono passati più di due anni!
Vabbè vi rinfresco la memoria: prima vi ho mostrato un "lato B", poi qualche tempo fa un "lato A" in dirittura di arrivo ed ora finalmente ecco la "neonata" maglia.



 

Certo qualche pecca c'è; del resto è il mio primo "impegnativo" lavoro all'uncinetto, però nel complesso sono soddisfatta e spero che una volta indossata questi "errori" non si notino. Confido nel non incontrare da vicino esperte di uncinetto! ... Scherzo!

Ora devo solo sperare in un tempo clemente per indossarla! Diciamo che traforata com'è, con le temperature di questi giorni non è proprio l'ideale! Ci vogliono temperature decisamente più estive. Ma avete visto che primavera balorda che abbiamo avuto? Non ne posso più di pioggia e freddo ... voglio il sole!!
 
Ed ora devo smettere di guardare la mia maglia in continuazione dicendomi che è proprio bella perché devo mettermi al lavoro: ho delle bomboniere per un battesimo da preparare. Ho già in mente cosa, devo solo realizzarlo. E quindi ... a lavoro!
 
A presto!

09 maggio 2013

Bustona e Card per i 50 anni!

Ve li ricordate i dischi in vinile? Per chi ha 20 anni forse è un ricordo sbiadito se non addirittura inesistente, ma per chi come me ha quasi 50 anni, ci è cresciuto con i dischi in vinile!
 
Bè stanno tornando in auge, anche perché a parte i graffietti che si possono evitare tenendo cura della puntina del giradischi, il supporto non si rovina col tempo come invece sembra che succeda agli altri supporti multimediali.
 
Tutto questo per dirvi che mi hanno commissionato un lavoro preciso relativo ad un 33 giri: una busta capiente in modo da poterlo contenere con una card annessa che richiami l'età del festeggiato (50 anni), e il disco stesso oggetto del regalo: "The dark side of the moon" dei Pink Floyd.
 
Devo ammettere che per me è stata un po' una sfida non tanto per l'insieme del lavoro in sè, quanto per la realizzazione del triangolo equilatero che avrebbe dovuto essere la card, richiamando la decorazione della copertina del disco. E mi sono accorta che se alle medie avessi ascoltato un po' di più la professoressa di matematica avrei perso decisamente meno tempo!
 
E quindi mi sono armata di. cartoncino, colla, righello e .... libro di geometria delle medie! che ovviamente non ho mai buttato perché in casa mia nessun libro mi abbandona!
 
Ed ecco il risultato nel suo complesso comparata con l'originale: lo richiama abbastanza no?
 


Originale copertina disco
 
 La base è in cartoncino nero. Per la card coordinata ho realizzato un rombo che ho piegato in due tamponando i bordi con del gessetto di colore azzurro all'interno e argento più esternamente.
 
Il numero "5" è realizzato a mano libera, completamente tamponato con i gessetti di cui al bordo, incollato col del biadesivo spessorato in modo da dargli tridimensionalità e con la penna oro ho realizzato delle stelline.
 
 
 

Lo zero del "50" è una clip di luna piena.
  
La card è fissata alla base con del velcro nero per tenerla in posizione ed è collegata alla chiusura della  busta con delle fibre i cui colori richiamano le strisce colorate a lato.
 
Le fibre sono agganciate con un eyelet color metallo. La chiusura della busta è anch'essa fissata con del velcro.
 
 
Nel complesso mi sento soddisfatta del lavoro e spero che anche chi me lo ha commissionato lo sia!
 
Ed ora mi vado ad ascoltare il disco: l'ho e devo dire che è uno dei più bei dischi che siano stati prodotti. Tra l'altro mi ricorda la mia gioventù e visto che siamo in odore del mio compleanno mi sembra un modo giusto, anche se forse un po' deprimente, per ricordarmi che oggi sono costretta a tingere i capelli!
 
A presto
 
 
 
 

26 aprile 2013

Card per un matrimonio

Vi avevo scritto qualche post fa che avevo delle card da fare. Eccone una. Stavolta non ho potuto "arrangiare" e andare di fretta! Elena mi aveva chiesto una card per una coppia di amici presto sposi e quindi ... mi ci è voluto più di mezz'ora! Avevo però un pochino più di tempo per la realizzazione.
 
 
In base alle indicazioni di Elena, volevo realizzare una card che non fosse la "solita" card, ma fosse un biglietto originale e romantico nello stesso tempo, ma che non fosse smielato ... troppi requisiti vero? Però alla fine secondo me il risultato non è stato malvagio!

 



Ho optato per una "diamond fold" card. Ho usato una carta patterned "floreale" per ciò che sarebbe stata la parte esterna.




Il fronte è stato decorato con del vellum e la base della targhetta frontale con gli sposi è stata embossata a secco con dei cuoricini. Romantici vero?
 
Internamente ho utilizzato per i triangolini puramente decorativi della carta a tema floreale scura illuminata dal "liquid pearls".
 
Le parti che sarebbero state utilizzate per le scritte le ho decorate con carta patterned a tema floreale chiara. La frase centrale è stata stampata su lucidi. Stickers a decorare.
 

Eccola qui. Finalmente terminata.

Ora un fine settimana di riposo "scrappesco" (ma già che a riposo scrappesco ci sono da una vita ormai!) e poi si ricomincia con una nuova card, questa volta di compleanno, anche questa richiesta e con requisiti ben definiti e quindi un po' più semplice da realizzare perché una mera esecuzione.

Buon primo maggio a tutti!

a presto

 

23 aprile 2013

Card Veloce ...

 
... Forse troppo. "La fretta è una cattiva consigliera!" diceva sempre la mia mamma. Se poi ci aggiungete una sorta di blocco della scrapper il gioco è fatto!
 
 
Bè avrei dovuto fare una card per la comunione della bimba di mia cugina, come sempre presa da mille cose mi sono ridotta all'ultimo momento. Ma che dico? ULTIMISSIMO momento!
 
 
E allora card velocissima, semplicissima ... e "bruttarella". Bruttissima mi sembrava troppo forte! Però alla fine, come ho detto altre volte, anche se non perfette, bruttine, non particolarmente originali ecc. ecc., le cose fatte a mano sono UNICHE! E farle (e riceverle anche) non ha prezzo!

 

Eccola qui velocissima e con materiale in parte riciclato: cartoncino tamponato nei bordi, la base quadrettata embossata in modo da creare un effetto cornice, il fiorellino ritagliato dalla scatola di fazzolettini di carta, lo spago non so proprio da dove.

Del resto in mezz'ora di tempo cosa volevo pretendere?

A presto

PS: avete soluzioni per il blocco della scrapper? ....

16 aprile 2013

Taralli al pepe

Sicuramente vi avrò detto nel corso di questi anni che sono di origine napoletana. No? ... Mi sembra strano ... :-)
Bene quando si è ragazzi, ma anche quando si è un po' più grandi - almeno fin quando ho vissuto a Napoli, ma spero che questa tradizione non sia andata persa - a volte si andava sul lungo mare, Via Caracciolo, e ci si comprava una busta di taralli sugna e pepe ed una birra, e seduti a guardare il mare si trascorreva in modo economico la serata. Economica ma ho i miei dubbi sull'essere salutare vista la presenza dello strutto!

Bene tutto questo preambolo per introdurvi i "miei" taralli. Il casatiello pasquale ha lasciato dei superstiti ... lo strutto! E allora ho pensato (BENE! dice la mia dolce metà) di cimentarmi nei "taralli sugna e pepe".
Ho aperto la nostra Bibbia (il ricettario di cucina napoletana) e ho trovato questa ricetta, che immaginavo complicatissima ... ma non è cosi! E' facile e tutto sommato veloce. Quindi in teoria i taralli sarebbero facilmente rifacibili ... ma forse al posto dello strutto sarebbe meglio l'olio di oliva! Ma questa è un'altra storia ...
Gli ingredienti:
400 gr. farina
120 gr. strutto
sale
20 gr. lievito di birra
1 cucchiaio e 1/2 di pepe nero macinato
Ci starebbero bene anche le mandorle tostate, ma io non le avevo in casa e quindi ... questo mancava!
Dunque si impastano gli ingredienti con l'aiuto di acqua tiepida e si lavora la pasta per una decina di minuti.
Si divide l'impasto in 4 parti e ogni parte si rotola sotto le dita realizzando 4 bastoncini di lunghezza uguale della larghezza di una matita o poco più.
Si attorcigliano questi bastoncini/salsicciotti a 2 a 2 e si tagliano a circa 15 cm. Si chiudono poi a ciambella.
Spero di essere stata abbastanza chiara ... ma non ne sono sicura! :-(
Ho disposto i taralli già sulla leccarda rivestita con carta da forno e li ho fatti crescere per un paio d'ore. Ho poi acceso il forno con i taralli dentro a 140° e li ho fatti cuocere per un'ora. Il mio forno è ventilato quindi forse con forno elettrico o a gas, si dovranno considerare delle variazioni nella temperatura e nel tempo di cottura. I taralli devono essere biscottati, quindi hanno bisogno di una cottura un po' più lunghina, e con temperature meno alte.
E sono un ottimo aperitivo, con birra o anche con un buon vino. E poi volete mettere la soddisfazione di dire: "li ho fatti io!" ... Non ha prezzo!
Ed ora rivestirò i panni della "brava scrapper" ... ho delle card che mi aspettano! a parte la mia solita pagina di album ormai obsoleta in tutti i sensi ... :-(
A presto

26 marzo 2013

Buona Pasqua!

Ebbene si! anche quest'anno siamo ormai giunti alla primavera, all'ora legale e ... anche a Pasqua. Lo so! Sono un pò in anticipo con gli auguri, ma vado a trovare la mia mamma e non avrò tempo per farveli. E mi dispiacerebbe!

Certo a guardare fuori dalla finestra non si direbbe ... Ma avete visto che tempo? E purtroppo le previsioni non sono buone. Avrei tanto voluto augurarvi una Pasqua soleggiata, calda ... insomma ... primaverile, ma non sarà così! 
Potrei anche fare la solita battutaccia: "Ma arriva Pasqua o Natale?" ... Ma ve la risparmio!

Ovviamente anche quest'anno il "rito" delle pastiere si è consumato!

La produzione non è stata al massimo, abbiamo ridotto le dosi rispetto a qualche anno fa e non so se dispiacermi o meno. Certo la pastiera richiede tempo, la realizzazione è un pò lunga e si articola in tre fasi, però fa entrare nell'atmosfera pasquale, anche se quest'anno nell'aria c'è meno voglia di festa. O almeno questo è la mia sensazione.

Ma l'importante è essere sereni, e godere dei momenti. Per noi sarà anche una Pasqua un pò speciale: mamma sta meglio e non pensavamo che potesse essere così, e un fiocco azzurro ha allietato la famiglia. Un altro pro-nipotino è arrivato! Benvenuto Eduardo!

Insomma motivi per festeggiare e ringraziare della Pasqua ce ne sono.

Auguri anche a tutti voi che passate di qui: una serena Pasqua, magari con qualche grado centigrado in più!

A presto.

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